Con Industria 4.0 s'intende la quarta rivoluzione industriale, ovvero la propensione dell'automazione industriale a inserire la nuova tecnologia produttiva per migliorare le condizioni di lavoro, per creare nuovi modelli di business, per aumentare la produttività degli impianti e per migliorare la qualità dei prodotti.

L’ex Piano Nazionale Industria 4.0 (oggi Transizione 4.0) del MISE è, in particolare, la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla sostenibilità. Infatti, il Piano prevede una maggiore attenzione all'innovazione, agli investimenti green e alle attività di design e ideazione estetica. Per il 2021 vengono potenziate le misure efficaci e inserite di nuove.

Incentivi Industria e Transizione 4.0

Grazie alle ultime edizioni della Legge di Bilancio, gli incentivi per gli investimenti delle imprese non si sono limitati alla Nuova Sabatini, che è rifinanziata e potenziata. Infatti, permane la maggiorazione per gli investimenti in beni digitali Transizione 4.0 (ex Industria 4.0) introdotta nel 2017, con il rafforzamento del sostegno alle imprese del Sud. E una quota dei nuovi finanziamenti, destinata all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale, per l’ecosostenibilità di prodotti e processi.

Il super e iper-ammortamento sono diventati crediti d’imposta, dal 6% al 40% a seconda dei beni acquistati. Infine, è stato rimodulato il credito di imposta ricerca e sviluppo, e prorogato quello sulla formazione.

Credito d’imposta Transizione 4.0

La manovra 2021 (comma 1059, legge 187/2020) consente di accedere al credito d’imposta Transizione 4.0 fruendone in compensazione, in tre quote annuali di pari importo, oppure in un’unica quota annuale nel caso di investimenti in beni strumentali effettuati dal 16 novembre al 31 dicembre 2021, da parte di imprese con ricavi fino a 5 mln di euro.

Super e iper-ammortamento

Nel 2020, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali sono stati rimodulati nel seguente modo:

• acquisto di macchinari nuovi - al 6%, fino a 2 milioni di euro

• macchinari innovativi in chiave Industria 4.0, elencati nell’allegato A della legge 232/2016 - 40% fino a 2,5 milioni di euro, 20% da 2,5 a 10 milioni di euro

• software 4.0, elencati nell’allegato B della legge 232/2016 - 15% fino a 700mila euro

Il credito d’imposta che si utilizza esclusivamente in compensazione, ripartito in cinque quote annuali di pari importo, oppure in tre quote annuali per i software, non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.

Ricerca e sviluppo, innovazione green

Per tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0, il credito d’imposta, utilizzabile solo in compensazione, è strutturato in questo modo:

• ricerca e sviluppo - 12% fino a 3 milioni di euro

• innovazione tecnologica - 6% fino a 1,5 milioni di euro

• innovazione green - 10% fino a 1,5 milioni di euro

La formazione 4.0

Per il 2020 il credito d’imposta sulla formazione 4.0 viene così modulato:

• piccole imprese - 50% fino a 300mila euro

• medie imprese - 40% fino a 250mila euro

• grandi imprese - 30% fino a 250mila euro

In tutti i casi, l’agevolazione salirà al 60% se la formazione è rivolta a lavoratori appartenenti a categorie svantaggiate. L’utilizzo del credito d’imposta è slegato dalla contrattazione collettiva di II livello.

Sei interessato ad approfondire l'argomento Industria 4.0? Ne abbiamo parlato anche nel libro dell'AD di Logcenter Pietro Vitiello, "Impresa 4.0: Moving & Innovation", in cui è possibile trovare informazioni utili su come migliorare la tua impresa.