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Pulizia macchinari industriali: checklist per la gestione ottimale
06 Giugno
2022

Lifestyle


Come effettuare una pulizia macchinari industriali davvero efficace? Scoprilo con una checklist in 9 step per ottimizzare i tuoi processi di sanificazione

Come effettuare una pulizia macchinari industriali davvero efficace? Scoprilo con questa checklist in 9 step

Quando parliamo di sanificazione degli ambienti industriali, ci vengono in mente tutte le superfici visibili: pavimenti, veicoli, macchinari. Tuttavia, per realizzare una pulizia macchinari industriali approfondita, occorrerà raggiungere anche tutti gli spazi su cui lo sguardo non si posa immediatamente. Un esempio emblematico sono le parti interne dei macchinari industriali, spesso trascurate.

Programmare una pulizia costante dei macchinari

Sapere che i macchinari sono sempre puliti è una modalità intelligente per tutelare l'investimento. La pulizia, infatti, assicura una durata maggiore ai macchinari, evitando fermi macchina, guasti e problematiche che riducono la produttività, mettendo inoltre a rischio la sicurezza.

Con una pulizia programmata è possibile, invece, garantire una migliore produttività, con performance e un livello di efficienza molto più elevati.

Grazie a semplici accorgimenti è possibile, quindi:

  • tutelare gli investimenti

  • evitare sanzioni

  • evitare fermi e guasti

  • tutelare la sicurezza.

Checklist per la pulizia dei macchinari industriali

A questo punto, quali step occorre seguire per essere sicuri che i macchinari siano stati puliti in maniera adeguata? Ecco un'utile checklist per la pulizia e la manutenzione degli impianti industriali.

1. Capitolato

È chiaro che ogni macchinario dovrà avere manutenzioni diverse, a causa del suo specifico funzionamento. Pertanto, potrebbe richiedere azioni di pulizia differenti, e distribuite diversamente nello stesso periodo di tempo. La prima azione da svolgere, quindi, è stilare un capitolato, stabilendo ogni operazione di pulizia da svolgere in un preciso arco temporale.

2. Usura

Se il macchinario possiede parti facilmente usurabili, la verifica e la pulizia dovranno essere accurate e specifiche. Conoscerle e sapere con quale frequenza queste parti andranno sostituite offre un vantaggio in termini di efficienza e produttività.

3. Protocollo di sicurezza

Occorre poi mettere a punto le varie procedure di sicurezza da eseguire quando s'inizia a porre in essere la pulizia. Questo perché spesso la prassi ignora la regola, eppure per garantire la sicurezza degli addetti alle pulizie è un passaggio da non dimenticare.

4. Manuale delle procedure

Tutte le informazioni raccolte nelle fasi preliminari di pulizia andranno poi inserite all’interno di un manuale procedurale. Meglio se accompagnato da foto e immagini accanto alle descrizioni. L'intero personale incaricato delle procedure di pulizia dovrà conoscere e tenere in considerazione il manuale.

5. Valutazione dei rischi

Aggiornare la valutazione dei rischi, oltre a costituire un obbligo di legge, aiuterà il personale a comprendere di quali DPI (Dispositivi per la Protezione Individuale) dotarsi. L'azienda stessa dovrà mettere a disposizione tutti i dispositivi per la protezione idonei alle operazioni da svolgere.

6. Interventi di pulizia

In base alle necessità si andrà a definire anche la frequenza di pulizia dell’impianto. La periodicità perfetta sarà quella che combina al meglio costi e salute degli impianti, in modo da ridurre guasti e fermi macchina.

Con la frequenza giusta si eviterà anche un eccessivo accumulo di sporco che, una volta stratificato, risulterebbe molto difficile da pulire e rimuovere totalmente (ad esempio, l'olio industriale e scarti di lavorazione).

7. Attività di pulizia

Una volta individuate tutte le attività necessarie, bisognerà pianificarle. Una calendarizzazione precisa ci aiuterà ad adeguarci ai ritmi di lavoro. Infatti, le operazioni di pulizia non dovranno impattare sulla produttività. Inoltre, sapere quando si svolgeranno e con quale cadenza sarà utile per ottimizzare i processi.

8. Formazione continua

Spesso, le aziende che al loro interno promuovono la formazione per gli operatori vivono in maniera più sicura anche le operazioni di pulizia. Bisogna infatti considerare che, qualora gli incaricati della pulizia vengano sostituiti, sarà necessario ripetere i cicli formativi per tutte le nuove risorse.

9. Reportistica

Disporre di una reportistica per tenere sotto controllo la pulizia è qualcosa che fa risparmiare tempo e denaro. Inoltre, aiuta a comprendere al meglio le situazioni di rischio che vanno poi segnalate ai tecnici manutentori.

E un sistema di controllo predisposto appositamente, ad esempio un sistema informatizzato di verifica, può risultare molto adatto a questo scopo.

La reportistica solo cartacea, infatti, è ormai un lontano ricordo. L’utilizzo dei software elimina problematiche tra cui la carenza delle compilazioni e la perdita di dati che consentono un monitoraggio completo delle attività svolte.

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