In particolare, il rapporto ha rivelato che il 25% dei lavoratori europei si sente in pericolo sul posto di lavoro, mentre il 18% ha riportato di essere stato coinvolto in un incidente o in un infortunio sul lavoro.

La situazione è ancora più preoccupante nei Paesi dell'Europa dell'Est, dove la percentuale di lavoratori che si sentono in pericolo sul posto di lavoro arriva al 40%. Inoltre, i settori con il più alto tasso di infortuni sul lavoro sono quelli dell'edilizia, dell'agricoltura e della pesca.

Ciò che emerge chiaramente da questa ricerca è che la sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta per le aziende, i governi e i sindacati. Le aziende devono adottare misure di prevenzione per ridurre i rischi di infortuni e di malattie professionali, garantendo ai propri dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e salutare.

Anche i governi hanno un ruolo importante da svolgere, adottando norme e regolamentazioni per tutelare la sicurezza dei lavoratori. Inoltre, è fondamentale investire nella formazione e nell'informazione dei lavoratori, affinché siano in grado di identificare i rischi e di adottare le giuste precauzioni per prevenire gli infortuni.

Infine, i sindacati hanno un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza sul lavoro. Devono collaborare con le aziende e i governi per promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione, sostenendo i lavoratori che si trovano in situazioni di pericolo e lavorando per migliorare le condizioni di lavoro.

La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità per tutti, perché la salute e la sicurezza dei lavoratori sono essenziali per una società sana e prospera. Solo con un impegno congiunto delle aziende, dei governi e dei sindacati sarà possibile ridurre il numero di infortuni e di malattie professionali e garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare per tutti.